Clementina


CLEMENTINA

Mi chiamo Clementina ed ho imparato a mantenere le Promesse.

Ciao a tutti, sono Clementina ed ero un’obesa.
La mia storia è un po' come me: fuori dagli schemi e contro corrente.
Non ho mai sofferto emotivamente della mia obesità e di tutto ciò che comportava: le derisioni della gente, le occhiate per strada, i giudizi e le battute facili. Tutte queste cose sono un grandissimo cruccio per la maggior parte delle persone affette da obesità, ma non lo sono mai state per me, perché ho sempre puntato tutto sulla simpatia, sul sorriso e sul mio grande carisma trascinatore. Io mi piacevo così, mi divertivo, mi godevo la vita e le serate con gli amici fatte di buon cibo, convivialità ed allegria. Stavo bene con me stessa, e senza stare troppo a pensare alla mia salute continuavo a vivere la vita a modo mio!
La mia salute però era invece il primo pensiero di due persone per me molto importanti, le due persone che più amo e che più mi hanno amata, mia cognata e mio fratello. Loro più di chiunque mi hanno sempre incoraggiata a prendermi cura di me e perdere peso, a fare diete su diete, a fare attività fisica. In particolare quando è comparso il diabete e ho iniziato giovanissima ad essere schiava dell’insulina, di punture e pillole, loro mi hanno spinta in tutti i modi a pensare alla mia salute, oltre che all’aspetto. Testarda e cocciuta come sono mi scontravo con loro in continui battibecchi, senza rendermi conto fino in fondo della grande preoccupazione che ci fosse dietro le loro parole.
Ma poi nel momento in cui purtroppo la vita con le sue ingiustizie mi ha portata davvero a rendermi conto del valore della salute ho capito le loro parole e ho fatto loro una promessa, quella di impegnarmi fino a raggiungere il peso forma e stare davvero bene. Ho iniziato a documentarmi sugli interventi bariatrici e ho deciso di operarmi.
L’intervento che mi è stato consigliato e che ho effettuato, però, non era adatto a me e alla grande mole di peso che dovevo perdere, infatti ne ho perso solo una parte e di quello che ho perso qualcosa ho ripreso, perché la vita con le sue ingiustizie si è messa di nuovo in mezzo e perché quella col cibo è una lotta che parte dalle testa, al di là di qualsiasi intervento. Questo l’ho capito ed imparato anche e soprattutto grazie a Milena e a tutta Mpo, alle storie di tutte le persone che ho incrociato da quando ho conosciuto l’associazione, uniti in una continua lotta contro un avversario comune.
Però io non mi arrendo, continuo sempre a vivere la vita a modo mio questo è chiaro, ma sono cresciuta, ho imparato, ho vinto e ho perso, ho sorriso e ho pianto, ho gioito e ho sofferto, mi sono messa in gioco e sono caduta ma mi sono rialzata… E adesso più che mai devo e voglio riprendere in mano la mia vita e rinascere davvero.
Sono in attesa della chiamata per fare un nuovo intervento, quello più adotto a me e che mi porterà, finalmente, a mantenere quella promessa fatta a un pezzo di cuore. Stavolta davvero, stavolta per sempre.

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