AGATA

Mi chiamo Agata ed ho imparato a viaggiare dentro me stessa.

Ciao a tutti, sono Agata ed ero un’obesa.
La mia storia parte da una grande verità che riguarda moltissime persone affette da obesità e che la gente purtroppo spesso non capisce, accusandoci di saperci solo ingozzare: il cibo è diventato nel tempo il mio modo di colmare un vuoto e sopperire ad una mancanza. Sono arrivata così a pesare 178 kg a 30 anni, nella convinzione di stare bene, perché la mia salute fino a quel momento non ne aveva risentito per niente, almeno dal punto di vista fisico, anche se soffrivo di tutte quelle ferite che a livello emotivo a un obeso vengono inflitte dalla società.
Poi però anche il mio fisico ha iniziato a risentirne: pensavo di morire ogni volta che arrivavo sulla porta di casa, dopo aver semplicemente fatto due piani a piedi, sentendo il cuore esplodere e il respiro mancare. Ma ciò che davvero mi ha fatto prendere consapevolezza della necessità del cambiamento è stata l’impossibilità di fare una delle cose che maggiormente amo: viaggiare. Mi trovavo a Praga e tra dolori alle ginocchia ed alla schiena non sono riuscita a godermi al meglio la città, costretta ogni cento metri a sedermi per riposare. Così ho maturato l’idea di approcciarmi alla chirurgia bariatrica, che fino a quel momento non avevo mai voluto prendere in considerazione, facendo mille diete diverse, alcune anche con grandi risultati, ma non era mai abbastanza perché il peso da perdere era ormai troppo.
178 kg , come ho detto, che mi toglievano la bellezza dei miei 30 anni. Perciò con non poche incertezze ma con la forza della disperazione e forse senza essere pienamente convinta mi sono ritrovata a intraprendere un percorso che probabilmente ho scelto davvero con cognizione di causa solo passo dopo passo, strada facendo...
Prima di buttarmi in quel percorso, come in tutta la mia vita, leggevo, leggevo tanto, assetata di storie che mi dessero forza e coraggio, così mi sono imbattuta nella storia di una Donna e di una associazione per persone "in rinascita"...
Ricoverata per la prima volta in vita mia, piena di dubbi e paure, ho ricevuto in ospedale la visita di quella Donna che con il sorriso in bocca e la passione nel cuore mi ha mostrato una finestra su ciò che poteva essere il mio futuro: Milena.
Lei da quel giorno in avanti hai contribuito con tanti mattoncini nel costruire la mia consapevolezza strada facendo... la consapevolezza che quella era la scelta giusta, la consapevolezza che bisogna salvarsi da soli con decisioni nette, volontà e perseveranza, ma anche quella che il lavoro su se stessi non finisce mai.
Ne sono successe di cose in questi anni, immense vittorie e piccole sconfitte, e io posso solo dire per fortuna che hai varcato quella porta!
Oggi sono a un passo dalla chiusura del cerchio, in attesa di fare gli interventi di chirurgia ricostruttiva per la pelle in eccesso, ma soprattutto in attesa di poter tornare a viaggiare per andare di nuovo a Praga e avventurarmi tra le sue vie con 100 kg meno, adesso che ho concluso il viaggio più importante di tutti, quello dentro me stessa, con accanto persone che hanno fatto la differenza! MPO insieme si può!